Nome scientifico: Juglans regia
Frutto: Noce
Simbolo: Salute
Locazione: Serbia (Europa)
Un’usanza popolare vuole che le donne portino in tasca una noce contro le malattie e il malocchio Il nome scientifico deriva dal latino jovis glans che significa “ghianda di Giove”, ciò testimonia la sacralità e il legame con la divinità, probabilmente grazie alla sua maestosità e valore nutritivo del frutto. Si tratta di un albero molto vigoroso e longevo, con esemplari centenari. Il tronco è di colore bruno-rossiccio e poi grigiastro. Ha una chioma folta, di forma arrotondata. Le foglie verdi sono imparipennate. I fiori sono monoici, cioè quelli maschili e quelli femminili sono separati fra loro. Quelli maschili sono portati in un grappolo molto lungo, di colore verde tenero, e crescono sui rametti dell’anno precedente, mentre quelli femminili, più piccoli, sono disposti sui rametti giovani. I fiori maschili, dopo aver disperso il polline per fecondare quelli femminili, si seccano e cadono a terra, mentre i femminili, dopo la fecondazione, s’ingrossano e formano la noce. I frutti sono costituiti da una buccia sottile e da un mallo carnoso e verde. La noce è formata dal guscio legnoso separabile i contenti il gheriglio (frutto che mangiamo). Nei secoli passati, un albero di noce era sempre presente accanto alle case degli agricoltori, poiché forniva ombra in estate, poi abbondanti foglie in autunno e tante noci da consumare durante l’inverno. Infine, il pregiatissimo legname si poteva vendere facilmente.
Storia interessante: Nella mitologia greca il Noce, così come il frutto che produce, la Noce, rivestono un ruolo importante. l noce è legato al dio Dioniso (Bacco per i Romani) e al suo amore per la principessa Caria. Dioniso si innamorò di Caria, una delle giovani figlie di Dione, di cui era ospite. Orfe e Lico, sorelle maggiori di Caria, invidiose delle attenzioni che Dioniso riservava alla sorella, andarono ad informare il padre del loro amore. Dioniso preso dalla collera le fece impazzire per poi trasformale in rocce, ma lla disperazione causata dalla sorte riservata alle sue sorelle fece morire Caria. Dioniso, spinto dall’amore che provava per lei la trasformò in un albero di Noce dandole la possibilità di produrre frutti fecondi.